Nuovo edificio ed area di accoglienza per la salitrera di Chacabuco in Cile
1.Tema di progetto
Il tema del laboratorio internazionale di progettazione Salitreras è l’area della salitrera di Chacabuco, a nord di Antofagasta. La salitrera si presenta oggi come una città industriale abbandonata sullo sfondo di un paesaggio desertico. L’impianto rimane riconoscibile nella sua disposizione planimetrica e attraverso le rovine degli edifici superstiti. Questi sono stati in minima parte recuperati e per lo più sopravvivono in stato di rudere. Nessuno di essi ha valore architettonico o monumentale autonomo: l’interesse dell’impianto è oggi nella configurazione del suo insieme e nel valore di testimonianza.
Si è deciso di fare progettare agli studenti un nuovo edificio destinato all’accoglienza dei turisti. Questo edificio si troverà ai margini della piazza centrale dell’impianto, lungo il suo lato libero, il lato nord-est. Si tratta di un’area piuttosto estesa, circa 120x40 metri, di cui il nuovo edificio occuperà soltanto una porzione. L’area costituisce elemento di cerniera tra la zona delle abitazioni e degli edifici civili e quella delle strutture industriali, che si trovano ad un livello leggermente superiore sul retro dell’area prescelta per il progetto.
Il nuovo edificio avrà dimensioni ridotte rispetto all’area a disposizione e gli studenti dovranno definire la sua collocazione all’interno del perimetro dato: questa scelta dovrà essere ponderata e giustificata e verrà valutata come elemento determinante in sede di giudizio. L’esercitazione prevede anche il progetto e la sistemazione delle aree libere intorno al nuovo edificio comprese nel perimetro dato: la configurazione di questi spazi è intesa come organica al disegno dell’edificio e avrà uguale peso nel giudizio sul lavoro.
2. Documentazione
La documentazione sull’area sarà costituita da materiale documentario e cartografico, fornito dai docenti e prodotto dall’attività di ricerca degli studenti. Quest’ultima attività è considerata parte integrante del lavoro di progetto e quindi del laboratorio e sarà oggetto di valutazione ai fini dell’esame.
Si mettono a disposizione degli studenti:
Disegni in formato dwg (Autocad):
Planimetrie e sezioni
Fotografie aeree:
foto zenitale dell’area
Fotografie e documenti storici:
È disponibile una cartella con alcune fotografie dell’area scattate durante i sopralluoghi dagli studenti e dai docenti cileni.
Tutto il materiale sarà scaricabile entro le prime settimane di lezione da una cartella box accessibile dal link riportato sul blog.
3. Fasi di presentazione del progetto
Prima dell’esame vero e proprio, il progetto sarà presentato in due fasi corrispondenti ognuna a una consegna intermedia. Tali passaggi formalizzati consentiranno di controllare il progresso del lavoro e di discuterlo con i docenti e gli altri colleghi. Ognuna delle consegne avrà luogo durante il laboratorio: la prima al termine di una fase di workshop intensivo che si svolgerà all’inizio di novembre nell’orario del laboratorio; la seconda nel corso di una critica collettiva fissata alla fine delle lezioni, in dicembre. Durante questi appuntamenti ogni lavoro sarà discusso pubblicamente e sarà oggetto di valutazione, che inciderà nel giudizio finale.
I fase
La scadenza della prima fase corrisponderà alla definizione della scala urbana del progetto, alla verifica dell’inserimento del nuovo edificio nel contesto ed allo studio dei caratteri generali della sua organizzazione interna. Il progetto sarà redatto alla scala 1:200 e sarà illustrato con un planivolumetrico del nuovo edificio inserito nel contesto che ne riprodurrà la pianta delle coperture ombreggiata - perché si intenda la relazione dei volumi - e con una pianta tipo. Si incoraggia anche la presentazione di un plastico di studio.
Elaborati obbligatori per la consegna della prima fase:
planivolumetrico con le ombre, scala 1:500
pianta tipo, scala 1:200
II fase
La scadenza della seconda fase, prevista subito prima di Natale (21 dicembre), corrisponderà alla definizione dell’edificio alla scala architettonica (lo studio e la rappresentazione delle sue parti a livello del dettaglio tecnologico è un approfondimento relativo all’insegnamento di costruzione del secondo semestre).
Il progetto sarà presentato nella scala 1:250 per quanto riguarda le piante, i prospetti e le sezioni (è possibile concordare con il docente secondo le necessità del progetto la scala 1:100 per una porzione significativa dei prospetti o delle sezioni).
Verrà presentato anche il planivolumetrico, in scala 1:500 debitamente aggiornato con le ombre e i retini, inserito nel contesto.
Elaborati obbligatori per la seconda fase:
1. planivolumetrico 1:500
2. piante (livello 0, liv. -1, liv. +1), sezioni e prospetti, scala 1:250 (è possibile concordare con il docente secondo le necessità del progetto la scala 1:100 per una porzione significativa dei prospetti o delle sezioni)
3. plastico di studio 1:250
Stampe:
Gli elaborati sopra indicati devono essere stampati per le critiche finali (21 dicembre). Il formato per la presentazione è libero (si consiglia di impaginare in formato 59x59).
Prova d’esame
La prova d’esame consiste nella consegna dei disegni di progetto - rifiniti e completati - accompagnati da un esploso assonometrico, dal modello e dalle eventuali viste. Il lavoro sarà illustrato nella seguente modalità:
a. Un book di formato quadrato 29,7x29,7 (ricavato da un A3)
Il book conterrà tutti gli elaborati prodotti, ogni pagina conterrà un solo disegno su una sola facciata. I disegni saranno ridotti alla dimensione adeguata per poter essere impaginati nel formato indicato e avranno ciascuno un riferimento scalare grafico. La copertina del book sarà uguale per tutti e concordata con i docenti.
b. 2 tavole di formato quadrato 59,4x59,4 (ricavato da un A1), stampate su carta patinata opaca e incollate su poliplat di spessore di 5mm
Queste tavole conterranno solo i disegni che a giudizio dello studente meglio illustrano il carattere e la qualità del progetto. Una di esse illustrerà una sola rappresentazione tridimensionale del progetto (una vista prospettica o una visione assonometrica), l’altra una bidimensionale (la pianta o la sezione più significativa, eventualmente un prospetto).
c Per tutti: 1 modello in scala 1:250 del nuovo edificio di accoglienza e della sistemazione degli spazi esterni adiacenti inserito nel contesto (formato A1, vedi file Base plastico 1_250 per esame.dwg) caricato su box); Indicazioni costruttive:
- contesto cartoncino colorato di bianco con esso acrilico (usare pennello a setole fini)
- progetto cartoncino grigio (l'uso di altri materiali per parti speciali va concordato preventivamente con il docente)
Opzionale: 1 modello in scala 1:100 del nuovo edificio di accoglienza e della sistemazione degli spazi esterni adiacenti (formato a scelta del gruppo, materiale da concordare con il docente)
- contesto cartoncino colorato di bianco con esso acrilico (usare pennello a setole fini)
- progetto cartoncino grigio (l'uso di altri materiali per parti speciali va concordato preventivamente con il docente)
Opzionale: 1 modello in scala 1:100 del nuovo edificio di accoglienza e della sistemazione degli spazi esterni adiacenti (formato a scelta del gruppo, materiale da concordare con il docente)
Il modello è inteso come elaborato sintetico realizzato per illustrare i caratteri principali del progetto e quindi ometterà tutti i dettagli iperrealistici evidenziando invece gli elementi principali e caratterizzanti la composizione.
ELENCO SINTETICO DEL MATERIALE DA PRESENTARE ALL’ESAME:
Book quadrato 29,7x29,7 (un quadrato dall’A3) contenente tutti gli elaborati prodotti
tavole quadrate 59,7x59,7 (un quadrato ricavato dall’A1) con gli elaborati selezionati
Modello con porzione di contesto in scala 1:250 (su base di dimensioni A1)
Modello dell'edificio in scala 1:100 (dimensioni libere da concordare con i tutor e docente)
Modello dell'edificio in scala 1:100 (dimensioni libere da concordare con i tutor e docente)
La consegna finale dei lavori sarà, per quanto possibile, unica per tutti: avverrà nelle date indicate in calendario come date di esame. L’esperienza degli anni passati ci garantisce che seguendo con costanza il corso e svolgendo per tempo il lavoro richiesto è possibile per tutti raggiungere questo obbiettivo. La chiusura contemporanea dei lavori è un obbiettivo didattico importante perché consente il loro confronto pubblico e il bilancio del laboratorio come apporto collettivo al dibattito di Facoltà.
4. Carattere dell’edificio, programma funzionale e prescrizioni tecniche
Il progetto del nuovo edificio di accoglienza della Salitrera di Chacabuco sarà localizzato ai margini della piazza centrale dell’impianto e costituirà il punto di riferimento per i visitatori appena arrivati e per quelli già in visita nella salitrera.
Alcune questioni importanti del progetto sono individuate come centrali. La valutazione del lavoro si baserà sulla verifica del modo in cui sono state affrontate. Si mettono dunque in evidenza i temi sotto elencati:
a. la configurazione dell’area a disposizione come quarto lato della piazza centrale dell’impianto. Tale configurazione deve tenere conto del disegno della piazza e dei suoi margini, come della relazione con la struttura urbana dell’intero impianto;
b. la caratterizzazione del nuovo edificio e dell’area intorno ad esso come parti integranti della figura e del paesaggio della salitrera abbandonata. I nuovi segni dovranno farsi interpreti del paesaggio particolare su cui intervengono: l’immagine di una città abbandonata nel deserto. Il nuovo edificio non dovrà compromettere e anzi dovrà esaltare tale immagine;
c. la definizione degli spazi del nuovo edificio dovrà essere coerente e pratica. Si raccomanda di valorizzare la relazione con l’esterno in particolar modo della sala di accoglienza, della zona bar e del ristorante;
d. il disegno dell’area perimetrata esterna al nuovo edificio dovrà essere condotto con grande cura è avrà, in sede di giudizio, valore pari al progetto degli spazi chiusi.
4.1. Gli spazi e il dimensionamento dell’edificio
Il nuovo edificio sarà approssimativamente di circa 800m2 e sarà così suddiviso:
a. un salone di accoglienza con gli sportelli per il ricevimento dei turisti e ambienti di sosta, almeno 150m2
b. due uffici, direzione, sala riunione, circa 60m2
c. servizi igienici per gli impiegati, 10m2
d. servizi igienici per i turisti, 30m2
e. sala proiezione, almeno 100m2
f. area espositiva, almeno 200m2
g. area ristoro nel salone principale, 30m2
h. ristorante, 150m2
i. bookshop, 50m2
i. bookshop, 50m2
Le indicazioni dimensionali sono da intendersi come orientative: l’area di localizzazione del progetto è infatti più ampia di quella prevedibile per un centro di accoglienza. L’esercitazione è concepita perché gli studenti progettino l’edificio insieme alle aree aperte ad esso circostanti e definiscano di loro iniziativa la localizzazione e il dimensionamento precisi dell’edificio stesso.
5. Criteri di valutazione del progetto e dell’attività di laboratorio
La valutazione del lavoro in sede di esame si baserà su criteri prestabiliti, condivisi tra i due docenti di composizione e che si ritiene utile esplicitare già all’avvio del corso: questo aiuterà lo studente a orientare e gestire l’attività di laboratorio nella maniera più efficace di modo da redigere un progetto completo e pienamente soddisfacente e ottenere il riconoscimento adeguato alla qualità del lavoro svolto.
I criteri di valutazione sono:
1. Qualità e continuità della partecipazione all’attività didattica, alla redazione dell’apparato documentario del laboratorio, ai dibattiti e alle lezioni. Frequenza e partecipazione sono molto importanti in un’esperienza pratica e condivisa come quella di un laboratorio: viene pertanto valutata non solo l’assiduità, ma anche la partecipazione attiva al lavoro in aula, la capacità di raccogliere e integrare dati e nozioni e la capacità di interazione e condivisione con docenti e colleghi.
2. Chiarezza e espressività della concezione del progetto. Ogni buon progetto possiede una coerenza generale, dipendente dal tema di fondo del lavoro, dall’efficacia e concisione con le quali è espresso e dalla coerenza e immaginazione con cui è sviluppato e articolato. Non basta che il progetto sia corretto in tutte le sue soluzioni particolari, ma deve avere un tema compositivo forte e convincente alla base, capace di tenere insieme tutti i suoi elementi e necessario a dare carattere ed espressività all’opera. La capacità di esprimere a parole in modo preciso e sintetico il tema di fondo del lavoro è indice della sua buona impostazione e della chiarezza del suo sviluppo.
3. Coerenza e immaginazione nello sviluppo della composizione. L’efficacia e la capacità persuasiva di un buon tema compositivo sono verificate da una sua declinazione e articolazione coerente e immaginativa.
4. Sensibilità ed efficacia della relazione del progetto con il luogo in cui si insedia. La responsabilità dell’architetto non si esaurisce nella concezione di un buon manufatto: egli ha una responsabilità ancora più alta nei riguardi del paesaggio – naturale e costruito – che condivide con una comunità e una cultura più ampie. Si ritiene che una parte importante del lavoro del progettista - forse la parte più importante - sia la sua capacità di realizzare un nuovo manufatto capace di integrarsi e dare forma compiuta al paesaggio in cui si insedia.
5. Autonomia e capacità critica nel lavoro di progetto. In una esperienza come quella di un laboratorio di progettazione, che è pratica e definita nel tempo, è molto importante l’interazione tra docenti e studenti. Il gruppo di progettazione dovrà dimostrare di saper rielaborare e approfondire in autonomia le indicazioni emerse durante le revisioni settimanali, testimoniando così la piena comprensione di tutte le fasi del lavoro e non un atteggiamento passivo di attesa e meccanica riproposizione senza rielaborazione.
6. Qualità della presentazione e della restituzione grafica. È molto importante per un progettista essere capace di restituire le proprie idee con piena efficacia e capacità persuasiva: pertanto si valuteranno con attenzione anche la qualità della restituzione grafica del lavoro, tanto nei disegni delle tavole (e nella loro impaginazione), quanto nel modello e nella redazione del book, previsti per la consegna finale. Importante sarà anche la capacità del gruppo di progettazione di argomentare e descrivere discorsivamente le proprie scelte e le soluzioni trovate.
La valutazione sarà data al progetto e pertanto sarà unica per tutti i membri del gruppo. Variazioni potranno avvenire in rapporto con i risultati delle attività teoriche, che invece sono valutate singolarmente.